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TIRANTI E ANELLI > Brache con fune d'acciaio
Possono essere costruite con asole o con accessori di sollevamento alle estremità e possono essere:
  1. Con manicotti in lega pressati con appositi stampi.
  2. Con impalmatura a mano, cioè con intreccio dei trefoli e la scomparsa a scalare degli stessi, tale da non costruire oggetto di referimento o infortunio.
  3. Con asole ricomposte, suddividendo l’estremità della fune, ricomponendo le due metà in opposto fra loro e chiudendo le punte con manicotti pressti a tronco conico.
  4. Anelli coninui in fune acciaio, molto flessibili, adatti a carichi elevati a senza ingrossamento o alterazioni del diametro nominale della fune nel punto di giunzione.

Tutte le brache recano una marcatura a sono corredate da targhette indicanti, portata, N di certificato e marchio del costruttore.


CONSIGLI PER L'UTILIZZO

  1. Non sottoporre le brache a carichi superiori alla portata assiale (vedere diagramma).
  2. Non utilizzare mai le brache con angolo alla base inferiore ai 30°.
  3. Proteggere la fune con paraspigoli quando può avere a contatto con angoli vivi.
  4. Non piegare la fune vicino ai manicotti pressati o nel tratto dell’impalmatura a mano.
  5. Negli anelli continui non piegare mai la fune nella zona contrassegnata da vernice, che indica l’unione dei due estremi che formano l’anima.
  6. Non uitlizzare brache danneggiate da schiacciamenti a rottura dei fili.
  7. Non usare le brache in fun d’acciaio in presenza di acidi; tenerle lontane da operazioni di saldatura o fonti di calore superiori ai 100°.
  8. Evitare, nell’operazione di sollevamento di agganciare le asoel a perni di diametro inferiore a 10 volte il diametro della fuen, pena la riduzione della portata.

CONTROLLI
A secondo della frequenza di impiego le brache in fune d’acciaio devono essere controllate.

La verifica consiste:

a) Per la fune:
corrosione, usura, distorsione dei trefoli, fili rotti, infiascature con fuoriuscita dell’anima, torsioni contrarie al senso di avvolgimento con allungamento del passo.

b) Per i manicotti:
deformazioni permanenti, usura con riduzione del diametro iniziale, incisioni e tagli.

c) Per i ganci:
deformazioni meccaniche con allungamento, allargamento dell’apertura di aggancio, sulla base di appoggio e tagli.

d) Per le campanelle:
eventutali deformazioni dovute ad allungamento o piegamenti.

Le brache devono essere rottamate o tolte comunque dall’utilizzo allorchè si individuo da 15 ai 18 fili rotti su di una lunghezza pari a 30 volte il diametro della fune.

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